19 maggio 2006

Anni '70 - Un decennio in musica - part I

Torniamo a parlare un po' di musica va...
Chi mi conosce di persona sa che nutro una profonda adorazione la musica prodotta negli anni '70, in particolar modo quella britannica (basta dare un'occhiata alla lista di vinili qui affianco); credo sia stato il periodo in assoluto più creativo nella storia della musica moderna.
Per cui, un po' per passione, un po' per gioco, un po' perché è venerdì pomeriggio e proprio non ci riesco a concentrarmi sul lavoro, mi è venuta voglia di dedicarvi qualche post, in una sorta di viaggio dall'itinerario assolutamente personale e arbitrario attraverso gruppi, album e canzoni che mi hanno accompagnato e continuano a farlo quotidianamente.
Cominciando dalla madre di tutte le band.

1970 - The Beatles - Let it be

1970, anno d'inizio di questo viaggio, ma anche l'anno in cui si chiude definitivamente la storia della band che ha rivoluzionato la musica contemporanea. Sui 4 musicisti di Liverpool è stato detto e scritto tanto, forse troppo. Al punto che, come spesso capita in presenza di fenomeni dal successo così ampio, le cose migliori, più ricercate, più creative, vengono un po' oscurate da quelle più... commerciali, non volevo usare questa parola ma non ne trovo altre più idonee, in una sorta di ingeneroso appiattimento dell'opera artistica in questione. Col risultato che pezzi "easy listening" come Love me do (non me ne vogliano gli estimatori di questa canzone) la conoscono tutti, mentre la stupenda Across the universe è molto meno conosciuta. E più in generale, è un peccato che la parte più creativa, più sperimentale, più interessante musicalmente dell'opera dei Beatles, quella che comincia col rivoluzionario Sgt Pepper's e passa attraverso il White album (While my guitar genlty weeps, Blackbird) e Abbey road (Something, Because, Golden Slumbers), sia anche quella meno conosciuta al grande pubblico.
Let it be è appunto l'ultimo album in studio dei Beatles, e oltre alla famosissima title track contiene delle vere e proprie perle, come la già citata Across the universe o The long and winding road. Ed è strabiliante vedere come un gruppo sull'orlo della rottura sia riuscito comunque a produrre musica di questo livello.
D'altronde quando si ha a che fare con due geni come Lennon e Macca non ce n'è per nessuno.... basti pensare a cosa sono riusciti a combinare successivamente da solisti (nel caso di McCartney cosa continua a combinare... "Chaos & creation in the backyard", suo ultimo lavoro risalente a un annetto fa, è un disco davvero molto ben fatto...)
Insomma, se credete di conoscere i Beatles perché avete ascoltato qualche volta Yesterday o Michelle, forse vi conviene approfondirli un pochettino facendovi un giretto sugli ultimi album... credetemi, ne vale davvero la pena!