Prima era toccato ai nervi. Tesissimi già da un paio d'ore prima della partita. Mi alzo, mi risiedo, birretta, salute, mi rialzo, fortuna che non fumo sennò scappava il pacchetto intero, pronti-via, si comincia, cazzo non può dare quel rigore dopo 5 minuti, porca miseria che culo sti francesi, MATERAZZI, vai che ce li mangiamo, traversa di Toni, che culo sti francesi, intervallo, birretta, salute, perché i nostri non corrono più, mannaggia quella semifinale, noi a sudare 120 minuti e i francesi a giocare a scapoli-ammogliati col portogallo, TONI, no cazzo, fuorigioco, che culo sti francesi, primo supplementare, birretta, salute, colpo di testa Zidane, BUFFON, secondo supplementare, birretta, salute, secondo colpo di testa di Zidane, VERGOGNA, rosso, rigori, birretta, salute, TREZEGUET, GROSSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Poi è stato il momento del cuore. Via in macchina, WEEEE ARE THE CHAMPIOOOONS, MY FRIEEEND a palla, si arriva in piazza, POOOOOOOOO PO PO PO PO POOOOOOO POOOOOOOO, FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA S'È DESTA, altra birretta, salute, CAMPIONIIIIIIIIIIII, la voce lasciata per strada, le immagini di Sky riviste decine di volte in loop, le urla di Caressa, Cannavaro che alza la coppa, felicità estrema, si va a nanna ubriachi di birra e di gioia.
Ieri è toccato all'orgoglio. Testa alta, lo senti scorrere nelle vene come il sangue, non ho la bandiera ma sento il tricolore cucito addosso, la festa a Roma, l'Inno nazionale a Palazzo Chigi e al Circo Massimo, e io alzo il volume della TV, i vicini per una volta dovranno star zitti, di nuovo We are the champions, Del Piero sembra Freddie, Buffon scatenato porta lo striscione che riassume il tutto: Fieri di essere italiani!
Oggi è il giorno del cervello. A mente fredda.
Siamo Campioni, ma Blatter non ci ha premiato, e noi saremmo gli antisportivi.
Siamo Campioni, Zidane abbatte Materazzi con una testata, ma lo premiano come miglior giocatore e sembra quasi che ora sia Materazzi a doversi scusare, e noi saremmo i mafiosi (qualcuno ha mai cercato di capire cosa abbia detto Poulsen a Totti 2 anni fa perché gli sputasse? Qualcuno si è mai sognato di difendere Totti?).
Siamo Campioni, nonostante un rigorino-ino-ino con Malouda che cade appena sfiorato dalla punta del piede di Materazzi, e noi saremmo i simulatori.
Siamo Campioni, dopo una finale non bella, è vero, ma soprattutto perché giocata dopo una semifinale epica, vinta schierando 4 attaccanti nei supplementari, e noi saremmo i catenacciari difensivisti.
Siamo Campioni e sapete perché? Perché abbiamo avuto più coglioni, come ha detto Gattuso, uno dei simboli di questa squadra insieme a Buffon, Materazzi, Grosso, Zambrotta, Pirlo e ovviamente Capitan Cannavaro. E perché alle offese, ai luoghi comuni, agli sguardi di superiorità abbiamo risposto sul campo a testa bassa, con cuore e polmoni. Non a voce, non sui giornali, né tantomeno a testate.
Cari francesi, cari tedeschi, l'avete imparata la lezione?